In un’epoca nella quale c’è una massiccia tendenza alla omologazione, al misconoscimento delle diversità e caratteristiche individuali, è un’esperienza sorprendente e preziosa trovare persone coraggiose che, invece, non solo rispettano ma anche apprezzano le peculiarità personali, utilizzandole come punti di svolta dai quali partire per scoprire il proprio percorso di crescita.
Tra queste persone Ronit Mandel Abrahami, nel suo campo, è un esempio davvero straordinario.
Il Metodo Ronit®
Il suo Metodo consiste in un armonico e complesso percorso conoscitivo ed esperienziale che, partendo da un livello corporeo attraverso esercizi della sua Ginnastica Modellante, ed incontrandosi con le tecniche peculiari della Danza Orientale, di cui lei è fedele depositaria e meravigliosa interprete, si sviluppa in maniera esponenziale a livelli più profondi, incrociandosi con la ricerca specifica di ognuno.
Cercherò di spiegare il suo Metodo partendo dalla mia esperienza personale: Ronit propone degli esercizi fisici e questo è l’inizio: ma in realtà questo è solo un primo livello, di per sé già ricco, se si considera che si tratta di un costante “work in progress” dettato dalla creatività e dalla costante ricerca di Ronit nell’ambito delle possibilità espressive corporee. A ciò si aggiunge qualcosa che fa la differenza del suo Metodo: uno stesso singolo esercizio varia anche da persona a persona, in quanto si adatta e, pure, si arricchisce del “sapere corporeo” del singolo. Ho usato l’espressione “sapere corporeo” perché Ronit sottolinea sempre come i blocchi e le limitazioni fisiche possono essere ascoltati ed utilizzati, per quanto è possibile, come ponti da conoscere per raggiungere altri livelli di sapere, e qui le cose cominciano a complicarsi meravigliosamente!
Considerando l’unità fisica, emotiva, intellettiva dell’essere umano, alla luce di quanto sopra accennato, si può capire come il Metodo di Ronit® non rientri in una mera attività fisica, magari già in sé utile e soddisfacente, ma piuttosto diventa un percorso di crescita, che si avvia dal piano corporeo per toccare inevitabilmente altre dimensioni, attinenti l’ambito conoscitivo e spirituale in senso ampio.
Si può facilmente immaginare cosa comporti un percorso di questo tipo trasportato nella Danza, quali livelli di connessioni possono esprimersi nella bellezza che appartiene già di suo a quest’Arte, preparata dal lavoro a più dimensioni proposto da Ronit.
Per noi occidentali, in particolare, il lavoro fisico del Metodo di Ronit® è preparatorio alla Danza e ci permette di sentirla ed interpretarla meglio passando attraverso il canale conoscitivo ed esperienziale, a sostegno di quello, più propriamente intuitivo, della cultura di appartenenza della Danza Orientale.
Pertanto l’accento si sposta dal realizzare un esercizio o un passo di danza al conoscerlo e sentirlo nella sua interezza, appropriandosene in modo personale, con i propri tempi, usando le proprie capacità armonizzate con i propri limiti. Tutto questo, a mio avviso, sa di reale potenza e di sano equilibrio, concetti spesso frantesi e misconosciuti.
L’obiettivo
Quindi l’obiettivo non è la prestazione fisica ottima o il perfetto passo danzante, ma un continuo conoscere: c’è molta saggezza in questo, sa della meraviglia di un bambino che si affaccia alla conoscenza del mondo, ma sa anche di così attuale, se si pensa che le recenti scoperte scientifiche sostengono la possibilità dell’essere umano di continuare ad apprendere durante tutto l’arco della sua vita.
Un grazie di cuore a Ronit, amica preziosa ed insegnante di notevole spessore.