L’estensione graduale e la ripetitività sono i principi analizzatori dei sistemi complessi. Non è sorprendente trovare un’analogia di questi principi con quelli che stanno alla base del Metodo Ronit®.
Tale capacità di interazione (Auto-similarità, passaggio da un livello all´altro esplorando i principi approssimativamente simili) dà grande valore al Metodo Ronit®. Nel percorso che segue l’approccio del Metodo Ronit®, la danza viene usata come uno strumento.
Analizziamo brevemente un esempio dalla robotica. Il movimento del braccio di un robot composto da un’articolazione si descrive tramite un sistema di estensione scorrevole non-lineare, con vari gradi di possibilità di estensione del movimento.
L’articolazione di un robot funziona, quindi, in base alla meccanica. Nel caso del braccio umano subentrano, in aggiunta, i relativi tendini e i muscoli. In questo caso c’è il compito, per il sistema nervoso, di controllare in tutta la sua estensione il sistema non-lineare, per esempio quando deve prendere un oggetto con la mano.
A causa dell’esistenza dei vari gradi di estensione del movimento, esistono anche tante possibilità di afferrare un oggetto con la mano. Quale sia il modo migliore e più appropriato per farlo, è stabilito dal cervello, che è anche sede della mente.
L’osservazione e l’analisi del modo in cui il cervello prende la decisione spiega che il sistema complesso non-lineare consta di meccanismi semplici. L’arte dell’operatività (se vogliamo usare questa nozione tecnica anche per il corpo umano) di un sistema complesso sta nel controllo del caos. Ricadere nel caos rappresenta il pericolo di ogni sistema complesso.
Dall’altro lato, però, è proprio ai margini del caos che troviamo la più grande capacità di un sistema. Una delle possibilità di controllo del caos è rappresentata dal ritmo. Usare i vari gradi di estensione di un movimento, come ci insegna il Metodo Ronit® (perché isola ogni componente del corpo), porta ai margini di caos.
Durante l’improvvisazione, il ritmo della musica sta controllando il corpo ai margini di caos. E grazie a questo metodo è possibile arrivarci.”
Queste osservazioni provengono da un fisico teoretico, membro governativo, che ha scelto di mantenere l’anonimato a causa della natura del ruolo istituzionale che ricopre.